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giovedì 10 marzo 2011

La chiesa della "Fava"


La chiesa della Fava
Alla fine del Quattrocento, a Venezia nei pressi di Rialto fu eretta una chiesa per ospitare un'immagine miracolosa della Madonna che si trovava su un muro di Ca' Dolce. L’edificio molto modesto, in realtà un oratorio, fu dedicato a S. Maria della Consolazione. Questo nome, però fu presto sostituito con quello popolare della "Fava". Secondo la tradizione popolare, per la presenza nelle vicinanze di una bottega specializzata in questo legume ma più probabilmente perché voluta dalla famiglia Fava, originaria di Ferrara.
All'inizio del Settecento, il vecchio edificio venne abbattuto e verso il 1704, fu intrapresa la
costruzione di una nuova chiesa, secondo il progetto di Antonio Gaspari. I lavori furono portati a termine nel 1750 da Giorgio Massari che costruì l'abside.

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Una leggenda narra che prima che si costruisse la chiesa attuale in questo luogo ci fosse una chiesetta con accanto un cimitero. A quel tempo, Maria figlia di un ricco commerciante e Gregorio pittore d’immagini sacre, si amavano da quasi tre anni. Il padre di Maria però ostacolava la relazione è costrinse la ragazza a sposare un altro. Dopo tre anni d’infelice matrimonio Maria si ammalò, morì e fu sepolta proprio nel cimitero accanto alla chiesa.  Era inverno e stava nevicando quando Maria comparve al suo amato Gregorio che stava dipingendo un'immagine della Madonna. Gregorio l’accolse a braccia aperte e il giorno di Natale decise di donare il quadro che aveva dipinto alla chiesa come voto per il ritrovamento della sua amata. I parrocchiani decisero di costruire una nuova chiesa per accogliere l'immagine, ritenuta miracolosa, della Madonna dipinta da Gregorio e vollero che nella facciata fossero inserite le statue raffiguranti i due innamorati. Un giorno, mentre erano  ancora in corso i lavori, sia l'immagine della Madonna sia le statue di Maria e Gregorio scomparvero misteriosamente. Questo è il motivo per il quale le nicchie sulla facciata che dovevano accoglierle sono tuttora vuote.

Un'altra storia

Se si guarda sopra il portale dell'ingresso della chiesa, si vede una conchiglia di marmo che apparteneva alla vecchia chiesetta. La leggenda vuole che il celebre pittore Botticelli passasse dal ponte della fava, mentre usciva dal luogo di culto una donna bellissima e la volle immortalare nel suo celebre dipinto, proprio sopra una conchiglia uguale a quella della chiesa.


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